domenica 10 luglio 2016

Le Sorprese del Grognardo: Atrio Magnificente


Cari Tutti,


mi fa specie dirlo, ma con la bella stagione si gioca sempre meno; sono lontani quei periodi estivi nei quali si era tutti a casa in attesa delle ferie d’Agosto dei genitori e nel giro di un mese si ammucchiavano 5/6 livelli d’esperienza. Si giocava dal mattino alle nove e ci si salutava a mezzanotte, in una sessione continua che prevedeva una pausa solo a pranzo e cena. Erano i giorni dell’avventura, ci si svegliava con l’entusiasmo di una giornata già piena. Faceva eccezione il Sabato sera, quando camminavamo fino alla più vicina pizzeria (non esisteva l’asporto a domicilio) e passavamo la serata a ripassare i momenti più intriganti del nostro mondo fantastico.


Ricordo con piacere quel periodo, che la mia memoria ha dilatato, ma ho idea sia durato in realtà 2 o 3 anni. Qualche stagione dopo le nostre avventure si spostarono in strada, con motorino o bicicletta come destrieri ad esplorare un mondo, mai ce lo saremmo aspettato, più vasto e imprevedibile. Diciamo che passammo così la pre-adolescenza, che, stando ad altri racconti, spesso è un periodo più delicato e ribelle. E invece noi si viveva in un mondo di sogni. Qualcuno si è poi chiesto, se il tempo passato in quel modo abbia sfasato altri tempi dell’adolescenza.

Difficile giudicare, col tempo le sessioni di D&D furono rimpiazzate dai tornei estivi di calcio e calcetto, dagli abbordaggi (spesso con pessimi esiti, bisognava farsi le ossa…) in strada, alla ricerca di un modo nuovo di comunicare. In questo nuovo regolamento il Carisma contava più della Forza, Charm si rivelava un incantesimo più decisivo di Palla di Fuoco, ai muscoli si sostituiva l’aspetto e il savoir-faire. Che ambientazione decisamente particolare, e che quest imprevedibile l’amore!

Ma quelle due/tre stagioni rimangono momenti felici, di grande unità e solidarietà tra me e i miei vicini di casa/amici. Sono la mia personale sceneggiatura di “Stand by me” (il film diretto da Rob Reiner, al quale dobbiamo anche “Harry ti presento Sally”) e posso solo concludere questo post nostalgico come chiude il film, omaggiando le persone che condivisero con me quel periodo: “Non ho mai più avuto amici come quelli che avevo a 12 anni. Gesù, ma chi li ha?”.